Murature portanti

"sparite" le 4 zone sismiche

Sismicità Alta e Bassa delle murature portanti di laterizio – NTC18

Riveste ormai “carattere” ridondante sottolineare il blando aggiornamento della NTC18, soprattutto alla luce dei report post terremoto e degli innumerevoli dati raccolti dalle Università ed Enti di ricerca sul comportamento dei sistemi antisismici, in primis la muratura armata, che hanno evidenziato, sia nei test sia su “campo”, valori di resistenza e drift ben oltre gli input di progetto.

Un lavoro di revisione che, ammettiamolo, aspettavamo e apprezziamo (sono noti i molteplici punti inapplicabili e oltremodo interpretabili) ma visto il tempo trascorso speravamo in un deciso svecchiamento di una norma che sembra, a questo punto, non rispecchiare i reali “valori” dati dalle implementazioni attuate in questo ultimo decennio a materiali e “strutture” portanti.
È vero… troviamo sì alcune novità, date dall’introduzione di nuovi sistemi costruttivi e applicazioni ma, ahinoi, appena accennate, come l’inserimento della muratura confinata (§7.8.4 NTC18).
Una novità di base però balza all’occhio, la soppressione della suddivisione del territorio italiano nelle classiche 4 zone simiche ora riconducibili, nella sostanza, in due macro zone (cl. sito allo SLV) che si possono classificare in Alta Sismicità e Bassa Sismicità date dalle seguenti:

  • AS → agS >0,075 g
  • BS → agS ≤0,075 g

Sono stati quindi definiti anche i nuovi parametri relativi alle caratteristiche del blocco (foratura, spessore e resistenza meccanica), la malta di allettamento (classe), la parete (snellezza) e le imprescindibili condizioni di posa.

Di seguito un'esaustiva tabella sinottica (a norma NTC28) che riporta tutte le combinazioni sulle caratteristiche del blocco/muratura di laterizio a funzione portante in zona sismica: